Mantova è la meta preferita dai turisti lombardi in cerca di cultura

Secondo una ricerca condotta dai sondaggisti di Swg per gli associati di Confcommercio Lombardia sui consumi culturali, Mantova è la meta preferita dai turisti lombardi in cerca di cultura, mentre Lodi risulta essere la destinazione meno popolare. Tuttavia, tra i giovani, Milano rimane la preferita. La spesa media per attività culturali è stata di quasi 57 euro a persona dall’inizio del 2023, con previsioni di un aumento del 18% nei prossimi tre mesi, sebbene non in tutte le località.

Alla domanda “Qual è la meta più interessante in Lombardia per un weekend culturale?” con tre possibili risposte, il 37% dei 600 intervistati ha indicato Mantova, il 32% ha scelto Bergamo, il 26% ha menzionato Brescia, il 22% ha menzionato Milano e Como, il 15% ha indicato Sondrio, il 14% ha menzionato Pavia, il 23% ha scelto Cremona, il 9% ha menzionato Lecco, l’8% ha scelto Monza, il 7% ha menzionato Varese e il 2% ha indicato Lodi.

Un weekend culturale prevede solitamente visite ai monumenti, la scoperta dei segreti della città ospitante e una cena nei locali tipici. Mantova e Bergamo piacciono soprattutto alle persone di età superiore ai 55 anni, ma interessano anche coloro che hanno tra i 34 e i 55 anni. Tuttavia, la maggior parte dei giovani preferisce la grande metropoli: il 34% dei giovani tra i 18 e i 34 anni predilige Milano. Gli eventi più ricercati e seguiti sono i concerti e le mostre.

Tuttavia, c’è una forte domanda che non viene soddisfatta: oltre il 60% dei partecipanti al sondaggio lamenta la mancanza di festival scientifici e letterari, rassegne cinematografiche e concerti di musica classica; oltre il 50% evidenzia la scarsa presenza di festival teatrali o eventi all’aperto, nonché concerti di musica leggera; oltre il 40% ritiene che manchino spettacoli teatrali e mostre d’arte temporanee. Inoltre, il 19% dei lombardi trova difficile trovare iniziative culturali di qualità e il 32% segnala la mancanza di iniziative culturali nella propria zona. La metà dei lombardi sottolinea anche che i costi elevati limitano la partecipazione alle attività culturali.

(Foto da archivio)