Il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo dpcm con le misure per il contrasto all’emergenza Covid, in vigore da domenica 17 gennaio.

Nelle giornate festive e prefestive resta valida la chiusura dei negozi all’interno di mercati, centri, gallerie e parchi commerciali, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

E’ stata presa una decisione anche per quanto riguarda il “colore” delle varie regioni, in base ai parametri spesso citati (Rt 1 o con un livello di rischio ‘alto’ o, ancora, con un’incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio moderato, si va in arancione, con Rt a 1,25 in rosso). Tre Regioni vanno in area rossa, la provincia autonoma di Bolzano, Lombardia e Sicilia. Nove Regioni passano in area arancione: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.  La Campania insieme a Sardegna, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Trento e Molise si trovano invece in area gialla.

Per quanto riguarda la scuola, i ragazzi delle scuole superiori delle Regioni ‘gialle e arancioni’ torneranno in aula lunedì 18 gennaio almeno al 50% della presenza. Nelle Regioni ‘rosse’ i ragazzi dalla seconda media in poi seguiranno la didattica a distanza, salvo ulteriori misure regionali che, ricordiamo, possono essere solo più restrittive rispetto

Nessun passo indietro rispetto al coprifuoco che viene riconfermato dalle 22 alle 5. Il divieto di spostamento tra le regioni, comprese quelle gialle, sarà in vigore fino al 15 febbraio, mentre fino al 5 marzo sarà valida la regola che consente una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa. E sempre fino al 5 marzo sarà possibile spostarsi nelle regioni arancioni dai comuni con una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 km e mai verso i capoluoghi di provincia.

Confermato il divieto della vendita da asporto per i bar dalle 18. Gli impianti sciistici non riapriranno almeno fino al 15 febbraio, nonostante alcuni presidenti di regioni chiedano che almeno nelle zone gialle sia consentita l’attività ai soli residenti.

Chiuse anche palestre e piscine così come cinema e teatri. Tornano invece le crociere ed è confermata l’apertura dei musei, ma solo nelle regioni gialle e solo nei giorni feriali.

Con il decreto viene infatti introdotta la ‘zona bianca’, in cui le uniche restrizioni sono il distanziamento e l’uso della mascherina. Ma i parametri per entrarci – 3 settimane consecutive di incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio basso – fanno sì che ci vorranno mesi prima che una regione possa trovarcisi.




SCARICA LA NOSTRA APP: