Quest’anno palazzo Ducale Mantova, in occasione del Dantedì, ci racconta qualche anticipazione della mostra dedicata a Pisanello, prevista per ottobre 2022. Lo spunto è proprio il celeberrimo quinto canto dell’Inferno con la struggente vicenda di Paolo e Francesca.

In quei versi Dante descrive uno degli incontri più struggenti del suo viaggio ultraterreno: quello con Paolo e Francesca, ossia Paolo Malatesta e Francesca da Polenta, amanti condannati a vagare in eterno senza possibilità di sosta, sospinti da una bufera infernale. Nell’incontro Francesca racconta che a favorire il nascere della passione fu la lettura di un romanzo, in cui erano narrate le vicende dell’innamoramento di Lancillotto, cavaliere della Tavola Rotonda, e di Ginevra, sposa di re Artù. Il romanzo in questione, detto Lancelot o Lancelot du Lac, era la parte centrale e nucleo originario della vasta compilazione in prosa nota come Lancelot-Graal o Lancelot en prose, appunto.

Le fonti trecentesche mantovane ci fanno sapere che anche Agnese Visconti avrebbe tradito suo marito, Francesco Gonzaga, in una stanza in cui era raffigurato Lancillotto (“in camera sua Lanzaloti”), figura che incarnava l’essenza dell’adulterio finito in tragedia.

Questi episodi permettono di ricordare l’enorme fortuna che i romanzi del ciclo bretone ebbero presso le corti italiane: anche i Gonzaga di Mantova ne erano appassionati lettori, come è possibile dedurre dai documenti. Ma la fortuna della tradizione francese del romanzo cavalleresco a Mantova toccò l’apice con la realizzazione, in una vasta sala del nucleo più antico della corte, di un ciclo ad affresco dedicato proprio alla materia bretone. A realizzarlo, nel corso del quarto decennio del secolo, su commissione di Gianfrancesco Gonzaga, fu Antonio Pisano, il Pisanello.

Secondo gli studi, il ciclo pisanelliano illustra un segmento di storia tratta dal citato Lancelot du Lac. Protagonista è il cugino di Lancillotto, Bohort, che, giunto alla corte di re Brangoire, presso il Chastel de la Marche, prende parte a un torneo, venendo poi eletto migliore cavaliere della disputa. Durante il banchetto a seguire, Bohort è invitato dal re a scegliere, per sé e i suoi, dodici damigelle come spose: sottraendosi tuttavia alla scelta perché legato a un voto di castità, Bohort suscita la delusione della figlia stessa del re che, mediante un incantesimo, riuscirà infine ad ottenere l’amore del cavaliere. Frattanto, durante i festeggiamenti, i cavalieri narrano ciascuno un’avventura che li ha visti protagonisti.

Una mostra dedicata a Pisanello in programma da ottobre 2022 a gennaio 2023 a Palazzo Ducale permetterà di riscoprire questo capolavoro attraverso un allestimento permanente con opere grafiche, medaglie, dipinti su tavola provenienti da prestigiosi musei italiani e stranieri.

(Foto by Ufficio Stampa)




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