Martedì 13 febbraio alle 21, il Teatro Sociale di Mantova ospiterà il penultimo appuntamento con la stagione di prosa Mantova Teatro 2023-2024.

Ad andare in scena sul palco del Teatro massimo della città è “I ragazzi irresistibili”, capolavoro di Neil Simon qui diretto da Massimo Popolizio, che vede nelle vesti dei protagonisti due grandissimi maestri del teatro italiano: Umberto Orsini e Franco Branciaroli.

Per i due attori l’appuntamento con Mantova è un gradito ritorno: Orsini è stato infatti insignito, durante la stagione 2013-2014, del Premio Arlecchino d’Oro 2013, riconoscimento che Comune di Mantova e Fondazione Artioli assegna ad artisti grande spessore nazionale e internazionale che hanno contribuito, con la propria arte, a dare prestigio alla cultura del teatro e dello spettacolo.

Branciaroli, invece, lo abbiamo visto sul palco del Sociale lo scorso anno con un altro capolavoro che aveva registrato il tutto esaurito: “Il Mercante di Venezia” di William Shakespeare, tra l’entusiasmo di pubblico e stampa.

Ad affiancarli saranno Flavio Francucci, Chiara Stoppa, Eros Pascale, Emanuela Saccardi.

I due protagonisti della commedia di Neil Simon, giustamente giudicato uno dei maggiori scrittori americani degli ultimi cinquant’anni, sono due anziani attori di varietà che hanno lavorato in coppia per tutta la loro vita dando vita ad un duo diventato famoso come “I ragazzi irresistibili” e che, dopo essersi separati per insanabili incomprensioni, sono chiamati a riunirsi, undici anni dopo, in occasione di una trasmissione televisiva che li vuole insieme, per una sola sera, per celebrare la storia del glorioso varietà americano.

Ci sarà spazio per le risate, e per una toccante malinconia, che riesce ad accarezzare l’animo mettendo a nudo la fragilità e la tenerezza della condizione umana, rappresentata in scena da due mostri sacri del teatro italiano.

In questo omaggio al mondo degli attori, alle loro piccole e deliziose manie e tragiche miserie, ad affiancare Orsini e Branciaroli è la regia di Massimo Popolizio.

(Foto di Nicolò Feletti)




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