Dal 17 al 23 giugno torna Without Frontiers – Lunetta a Colori, il festival di Arte Contemporanea, riqualificazione urbana e valorizzazione culturale che dalla prima edizione ha visto il coinvolgimento di artisti nazionali e internazionali provenienti da diversi Paesi Europei, che si svolge per il quarto anno consecutivo nel quartiere situato alla periferia Nord di Mantova. Il Festival curato da Simona Gavioli e Giulia Giliberti e organizzato dall’associazione Caravan SetUp in collaborazione con l’associazione culturale torinese Il Cerchio e le Gocce, con il supporto del Comune di Mantova e il contributo di Tea.

Il sindaco Mattia Palazzi ha lanciato la proposta di creare una scuola per gli artisti di street art: “Mantova è conosciuta come una città d’arte, ma è diventata la città della creatività che non è in contrasto con l’arte. Abbiamo investito soldi e tempo per rendere il quartiere vivo e portare a Lunetta esperienze dall’estero. Oggi abbiamo un quartiere creativo e internazionale che è un fiore all’occhiello della città”.


Il nome Without Frontiers è un inno all’abbattimento delle frontiere attraverso l’arte e la cultura, a favore di una continuità culturale che unisce il centro delle città alle sue periferie. Without Frontiers, sviluppando una relazione tra il concetto di arte urbana e arte pubblica, prosegue per il quarto anno e si allarga ad altri spazi di Lunetta con l’obiettivo di generare un ponte tra ciò che il centro di Mantova rappresenta per la storia dell’arte, e ciò che il quartiere Lunetta rappresenta per i suoi abitanti.

Visto il successo dell’edizione precedente, torna anche quest’anno la Notte Bianca dell’Arte che inaugurerà sabato 22 giugno dalle ore 18 e proseguirà fino alle ore 24, in concomitanza con la Festa di quartiere e la Festa della Musica. Grazie alla sinergia tra istituzioni, residenti, Creative Lab, Rete Lunetta e l’Università di Brescia, si darà vita ad un ricco programma di attività culturali.

Per una notte, non saranno solo le opere d’arte site-specific a fare di Lunetta un museo a cielo aperto, ma anche le mostre temporanee allestite all’interno della sede di Lunetta dell’Università di Brescia, del CreativeLab e in luoghi dismessi del quartiere. Tra i progetti espositivi presenti, “E lo chiamiamo mondo” a cura di Irene Finiguerra – direttrice della Galleria Bi-BOx Art Space di Biella, che presenta a Lunetta una mostra diffusa in più punti del quartiere.

Gli artisti che quest’anno prenderanno parte alla Notte Bianca dell’Arte sono Diego Astore e Dina Christa-Key, Bibbito, Paola Bolletti, Angelo Camillieri, Francesco Casolari, Massimo Corona, Eron, Rubens Fogacci, GEC, Iskandar Sidari Franco, Marco La Rocca, Michele Liparesi, Alessandra Maio, Marcantonio, Millo, NemO’s, Margherita Paoletti, P.H. Wert, Francesco Polazzi, Raul, Stefano Sabbadini, Massimiliano Usai e Roberto Vitale, Van Orton Design, Luca Zarattini, Zed1 e un collettivo composto da Richiedenti e Titolari di Protezione internazionale in accoglienza presso lo SPRAR Vulnerabili di Bologna gestito dalla Cooperativa Cidas.

Quest’anno, Tea sosterrà l’obiettivo “Plastic – free” del Festival, attraverso la promozione dell’acqua di rete che potrà essere gustata grazie all’installazione di un erogatore, alle borracce per gli artisti e ai bicchieri messi a disposizione della festa Notte bianca dell’arte. Un maggior consumo di acqua di rete – buona, “a km zero” controllata e sicura (le caratteristiche di qualità sono pubblicate sul sito www.cometea.it, sezione “Verifica la tua acqua”) – evita di ricorrere all’acqua confezionata in bottiglia di plastica, riducendo l’inquinamento ambientale”. Inoltre, è importante ricordare che Mantova fa parte del “C-Change arts+culture leading climate actions in cities” nell’ambito del progetto URBACT di cui è partner e che vede Manchester come capofila.

 

 




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