Confcommercio Mantova e Confcommercio Verona, rappresentate dai rispettivi presidenti, Ercole Montanari e Paolo Arena sono unite nella convinzione che l’emergenza sanitaria sia di primaria importanza per l’Italia, senza però dimenticarne però le conseguenze economiche. Entrambi propongono, come soluzione, la chiusura temporanea delle attività non essenziali alla comunità. Ecco la loro dichiarazione congiunta:

Abbiamo fatto, stiamo facendo e faremo ancora di più la nostra parte, con un ultimo sforzo estremo, ma le istituzioni non ci devono abbandonare, ci devono sostenere. In questo contesto, senza precedenti, la salute pubblica viene prima di qualsiasi cosa, è la priorità assoluta: dobbiamo proteggere le persone più fragili, aiutare il sistema sanitario a parare il colpo e a non collassare e il Paese a rialzare la testa. Ne va del benessere collettivo. Ma serve il contributo di ognuno di noi: cittadini, imprenditori, istituzioni. In questo contesto di grandi limitazioni nello svolgimento delle proprie attività, immersi in un’atmosfera generale di grande disorientamento e attorniati da piazze e vie deserte, vale la pena considerare se abbia ancora senso alzare la serranda.

Ci appelliamo al senso di responsabilità degli imprenditori che rappresentiamo e che si dimostreranno quali sono: determinati e generosi. Anzi, in moltissimi, e prima di questo appello, hanno già deciso in autonomia di chiudere temporaneamente il proprio locale o il proprio negozio, grande o piccolo, in sede fissa o ambulante che sia, se non essenziale alla comunità, per dare il loro contributo in prima persona.

Al contempo, però, serve un’azione parallela, immediata, da parte delle istituzioni per sostenere il sistema economico, che significa, in concreto, imprese, posti di lavoro, famiglie, persone. E a questo punto torniamo, alle persone. L’emergenza prioritarie è quella sanitaria, ma viene seguita a ruota dall’emergenza economica. Confcommercio è in prima linea insieme ai propri imprenditori, e non li abbandonerà di certo proprio ora. Fermiamoci tutti per fermare l’emergenza e ripartire, prima, uniti e più forti”.




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