I contenuti social proposti da Fondazione Palazzo Te, ideati per il progetto #sempreconTE per offrire un contributo concreto attraverso la cultura, sono raccolti e disponibili online nella nuova sezione Mnemosyne del sito www.fondazionepalazzote.it, pensata come un luogo per la cultura dedicato assieme alla memoria e alla creazione, un archivio per tutti che parla al futuro.

La sezione si arricchisce continuativamente di nuovi video e podcast per condividere con tutti coloro che amano l’arte e la cultura approfondimenti inediti, lezioni, letture, performance e musica. I contenuti si sviluppano in sei percorsi tematici: Palazzo Te e i Gonzaga, Spazio Te, Scuola di Palazzo Te, Il mito è parola viva, Trilogia sul femminile, Arte e follia. Questo canale dà inoltre la possibilità di restituire a un pubblico più ampio di quello che ha frequentato Palazzo Te una serie di eventi con grandi artisti e importanti studiosi, promossi e prodotti dalla Fondazione Palazzo Te negli ultimi anni.

“#PalazzoTEeiGonzaga” con i primi contributi scientifici degli studiosi Guido Rebecchini, Daniela Ferrari, Barbara Furlotti, Francesca Mattei, Licia Mari, Linda Wolk-Simon. Tra i primi progetti in uscita, la serie di sei puntate “Giulio Romano visto dagli altri”, a cura di Guido Rebecchini, racconta come il Maestro viene descritto e rappresentato dal Cinquecento al Novecento; la serie “Giulio Romano: documenti e testimonianze”, curata da Daniela Ferrari, indaga il felice connubio tra l’artista e il committente Federico II Gonzaga, svelando aspetti della vita di Giulio legati non soltanto alla sua produzione artistica e architettonica.

Tra le altre novità, l’antologia podcast “I saggi #sempreconTE” raccoglie testi critici, approfondimenti e storie d’autore, scelti e pubblicati da Fondazione Palazzo Te; la collana podcast

“Il mito è parola viva” racconta i miti raffigurati da Giulio Romano negli affreschi delle sale di Palazzo Te; la playlist Spotify “Spazio Te Sound” con i brani degli artisti che si sono esibiti allo Spazio Te e di altri musicisti mantovani.

Nel primo mese di programmazione sono stati prodotti oltre 40 contenuti tra video e podcast, pubblicati nella sezione Mnemosyne del sito e rilanciati sui social Facebook, Instagram, Vimeo e Spotify della Fondazione Palazzo Te. Alcuni dati sulla diffusione dei contributi su Facebook: le persone che hanno visualizzato i post sono circa 130.000; oltre 11.000 le interazioni con i post della pagina; oltre 36.000 minuti di video riprodotti dagli utenti.

Ecco i vari percorsi tematici:

Palazzo Te e i Gonzaga: negli anni del suo splendore, la famiglia mantovana è stata una delle più importanti e machiavelliche corti del Rinascimento. In questa pagina sono proposti racconti e segreti della vita a corte, approfondimenti su Giulio Romano e sul palazzo.

Spazio Te: si riconferma anche digitalmente uno spazio di condivisione, di ricerca e di rilancio del fare arte, un luogo in cui le capacità creative della città trovano legittimazione. Qui sono disponibili contributi musicali, produzioni teatrali e performance di artisti che si sono esibiti a Palazzo Te e allo Spazio Te.

Scuola di Palazzo Te: è stata creata nel 2018 con il progetto di accrescere le capacità di azione, di pensiero e di sviluppo nel campo della produzione cultura. In questa pagina sono proposte interviste agli artisti che sono intervenuti come docenti, testimonianze dei percorsi formativi e approfondimenti sui temi affrontati durante le lezioni a Palazzo Te.

Il mito è parola viva: Palazzo Te, nel Cinquecento, è stato pensato e realizzato come luogo di rappresentazione e di ospitalità, segreto e pubblico nello stesso tempo. Le Metamorfosi di Ovidio e molti altri miti della tradizione greca rivivono nelle sale del museo con narrazioni che rilanciano il mistero della distanza del divino e della sua prossimità. In questa pagina sono disponibili i videoracconti di famosi miti come Amore e Psiche nell’omonima sala, La Caduta di Fetonte nella camera delle Aquile, Aci e Galatea nella sala di Amore e Psiche, Orfeo ed Euridice nella sala di Ovidio.

Trilogia sul femminile: l’Annunciazione e la trascendenza, la rappresentazione erotica e del desiderio, e il mito di Venere sono le componenti di un programma espositivo dedicato

all’esplorazione del femminile nei suoi diversi aspetti. L’Annunciazione è stato il primo capitolo, con la mostra “Tiziano/Gerhard Richter. Il Cielo sulla Terra”; “Giulio Romano. Arte e desiderio” è stato il secondo passo, in cui si è esplorato il riflesso della donna nello sguardo maschile; Venere sarà il terzo capitolo, che aprirà una ricerca sull’origine della figura di Venere e sulla permanenza della “forma” del suo mito nell’arte rinascimentale. Nella pagina sono condivisi pensieri, conferenze, immagini sul mito e sulla realtà del femminile.

Arte e follia: sono proposte riflessioni sul rapporto tra arte, marginalità, follia e cura, a partire dall’esperienza della mostra su Carlo Zinelli, che ha offerto l’occasione di esplorare la frontiera tra la pratica artistica e la pratica psicoterapeutica.

 

 




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