Teatro Magro vede riconfermato per il quarto anno consecutivo il progetto SUB.ITA, sostenuto da Fondazione Alta Mane Italia e Comune di Mantova, in stretta collaborazione con il progetto SIPROIMI_ENEA (ente promosso dal Ministero dell’Interno per l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati con l’obiettivo di riconquistare la completa autonomia delle persone accolte e provenienti da migrazioni forzate).

In 4 anni il progetto ha realizzato la produzione V.VISITORS, 8 percorsi annuali di laboratorio in presenza e in remoto, 3 workshop e 5 spettacoli, avvicinando al teatro circa 60 migranti, alcuni dei quali presi in carico dai servizi locali di Mantova e Provincia in un percorso di inserimento socio-culturale grazie all’esperienza di Teatro Magro che, attraverso l’arte del teatro e della ricerca artistica, promuove l’integrazione sociale favorendo il radicamento nel territorio di persone che vivono in situazione di fragilità.

Sono in programma una serie di attività gratuite che si svolgeranno durante tutto il 2022: un laboratorio teatrale da gennaio a giugno aperto a giovanissimi stranieri e non solo e, a seguire, l’ultima settimana di agosto verrà proposto per il quarto anno consecutivo un workshop teatrale intensivo di una settimana in collaborazione con Fondazione Palazzo Te e il Sistema Bibliotecario Grande Mantova. Il progetto è realizzato grazie anche alla collaborazione delle Associazioni del Territorio: Arci Mantova, Compagnia Ambasciatore Mama Mia di Samuel Hili, Cooperativa Alce Nero, Scuola Senza Frontiere “Sandro Saccani”, C.P.I.A._ Centro Provinciale Istruzione Adulti, Welcome Refugees, Cinema del carbone, Fondazione Palazzo Te, Biblioteca Baratta, Co.Pro.Sol_Consorzio progetto Solidarietà, Sol.co).

Con SUB.ITA2022 Teatro Magro sposa la mission di Fondazione Alta Mane Italia che sostiene progetti volti al miglioramento delle condizioni di vita e di salute delle persone che si trovano in situazioni di estrema emarginazione sociale mediante percorsi di sostegno collegati all’esperienza artistica, finalizzati alla loro ripresa psico-fisica e all’integrazione sociale. Questa scelta poggia sulla convinzione che esista una forte sinergia tra l’esperienza artistica e il processo terapeutico-riabilitativo e di reintegrazione sociale di chi vive esperienze di gravi patologie o di forte marginalità. L’esperienza artistica, stimolando la creatività e l’espressività  delle persone, contribuisce a sviluppare l’autostima, la fiducia in sé stessi e il senso d’identità, in molti casi è in grado di mobilitare emozioni ed energie profonde e risanatrici e di innescare importanti processi di cambiamento personale e collettivo.

Le attività si svolgeranno nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza igienico-sanitarie.

 




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