Doopo l’incontro sulla sburocratizzazione, procede il Piano Mantova promosso dal sindaco Mattia Palazzi per la riapertura della città: qualche giorno fa c’è stato un tavodo cui hanno preso parte: il primo cittadino, il vicesindaco Buvoli e i rappresentanti di Confcommercio, Nicola Dal Dosso, Stefano Gola e Marco Sartorello e di Confesercenti, Davide Cornacchia e Stefano Solci, per confrontarsi sulle misure e le progettualità volte a sostenere e accompagnare la ripresa del settore, appena Governo e Regione indicheranno la data.

Pur in una situazione di grandi difficoltà – ha dichiarato il sindacostiamo cercando di fare uno sforzo enorme e sono convinto che alcune delle novità che sperimenteremo in questi mesi saranno utili al nostro centro storico anche in futuro. Riporterò nel tavolo che ho avviato con in capigruppo l’esito del primo incontro. Ringrazio le associazioni per la disponibilità ad affrontare anche nuovi punti di vista come ma flessibilità degli orari”.

Il confronto ha visto una piena condivisione sulla necessità di sostenere il settore, certamente in difficoltà, sia tramite misure dirette alle attività, sia tramite misure in grado di rafforzare l’attrattività della città ed in particolare del centro di Mantova. Pur in presenza di mancate entrate di spesa corrente da parte del Comune, il sindaco e il vice sindaco hanno delineato un piano quantificabile tra un milione e un milione e mezzo di euro che prende in esame diversi temi, molti dei quali posti dalle categorie stesse.

In particolare, per le attività chiuse a causa del Covid, si sono affrontati temi relativi: la Cosap, la proroga della Tari, la possibilità di definire un accordo territoriale per ridurre l’Imu solo ai proprietari dei muri dei negozi che ridurranno gli affitti alle attività commerciali (classificate C1) e l’ampliamento dei plateatici, laddove possibile, per garantire distanziamento senza perdita di eccessivi posti a sedere.

Al tempo stesso è consapevolezza comune che permarranno, per alcuni mesi, regole e misure di distanziamento sociale che impongono un nuovo ragionamento sugli orari e la vita quotidiana della città. Si tratta pertanto di progettare nuovi tempi e modalità di vita e fruizione del centro storico e delle attività, immaginandone anche una diversa flessibilità di orari con aperture serali, un programma culturale quotidiano con le associazioni cittadine e nel week end con la gratuità della sosta.

Rispetto a tale ragionamento si è,inoltre, condivisa la possibilità di portare all’esterno, su pubblica piazza o via, laddove consentito dalla sicurezza e dal codice della strada, le attività stesse, al fine di consentire loro un maggiore numero di ingressi e di rafforzare la dimensione di vita commerciale della città.

Il secondo e definitivo incontro del tavolo con le categorie del commercio si terrà la prossima settimana e vedrà la definizione puntuale di tutte le misure qui esposte, allo studio della Amministrazione. Al contempo Comune e categorie, insieme, si sono appellati alla Regione Lombardia perchè preveda anch’essa misure e risorse a sostegno del settore del commercio e risorse ai Comuni finalizzate all’attrattività dei centri storici.




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