Sarà presentato sabato 12 settembre alle ore 19 nel Santuario della Beata Vergine delle Grazie il volume Madonnari nel cuore. Ex voto 2020, a cura di Paola Artoni e Paolo Bertelli, edito nella collana «Esercizi d’Arte» da Universitas Studiorum di Mantova. Durante i mesi della pandemia i due storici dell’arte, da anni studiosi del santuario della Beata Vergine delle Grazie di Curtatone, hanno ideato e curato un progetto condiviso con il rettore del santuario e con la diocesi di Mantova, in primis il Vescovo monsignor Marco Busca.

Nel 1399 il santuario venne rifondato da Francesco I Gonzaga come supplica alla Madonna per la fine della peste e, allo stesso modo, oggi l’arte invoca la fine della pandemia e diventa preghiera per i morti, i malati e i guariti. Il progetto ha visto la direzione artistica di Mariano Bottoli, Maestro madonnaro protagonista da oltre quarant’anni dell’Incontro di Grazie. A lui il compito di ideare un polittico, alto 9 e largo 7,50 metri, composto da 12 tele che riecheggiano la struttura dell’impalcato ligneo che si trova alle pareti della basilica, e di selezionare gli undici colleghi, tra i migliori artisti madonnari del panorama internazionale, che si sono occupati di altrettanti scomparti del polittico e che sono: Victor Boni, Vera Bugatti, Mariangela Cappa, Liliana Confortini, Fabio Maria Fedele, Gabriele Ferrari, Ketty Grossi, Simona Lanfredi Sofia, Tiberio Mazzocchi, Anna Salvaterra, Valentina Sforzini.

Ne è nata un’opera che, per certi versi, evoca il modus operandi del “Giudizio Universale” realizzato a più mani dai madonnari nel 1991 per accogliere papa San Giovanni Paolo II a Grazie, durante la sua visita in terra mantovana. Il programma iconografico è un continuo rimando alla storia del santuario: al vertice si trova l’Assunta, poi vi sono la basilica, l’icona della Beata Vergine qui venerata e la posa della prima pietra della chiesa; quindi i santi della peste San Rocco e San Sebastiano e i santi legati a Grazie: San Bernardino che qui predicò esattamente sei secoli fa, San Pio X che amò questo luogo al tempo del suo vescovato a Mantova e lo stesso papa San Giovanni Paolo II. A rappresentanza dei madonnari è stato scelto Toto de Angelis in arte Straccetto, indimenticabile e carismatico artista scomparso qualche anno fa.

Il volume, pubblicato in italiano e in inglese, documenta con il reportage fotografico di Marina Tomasi l’elaborazione delle singole tele alla loro distesa sul pavimento nella navata deserta del Santuario, dalla benedizione delle opere e degli autori da parte del rettore all’allestimento del grande polittico nella Sagrestia del Santuario.

La serata di sabato vedrà in apertura i saluti istituzionali di Comune, Diocesi, Rettorato e dello sponsor Rotary Andes Virgilio Curtatone, ai quali seguiranno la lettura dei testi critici, oltre che dei curatori Paola Artoni e Paolo Bertelli, di mons. Marco Busca, vescovo di Mantova; dell’arch. Don Stefano Savoia, direttore del settore Beni Culturali della Diocesi; di Peter Assmann, già direttore del Complesso museale Palazzo Ducale di Mantova e attualmente direttore dei Musei del Tirolo di Innsbruck.




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