La Provincia di Mantova ha presentato un’idea per la costituzione del Museo Diffuso del Risorgimento, un’iniziativa che risponde al bisogno di strutturare un’offerta culturale legata al patrimonio materiale e immateriale del Risorgimento che avrà anche ricadute dal punto di vista turistico.

L’ente di Palazzo di Bagno assumerà il ruolo di soggetto coordinatore e propulsore della fase costitutiva e iniziale del partenariato, costituito da Comuni, enti e istituti storici delle aree interessate dal progetto: Borgo Virgilio, Castelnuovo del Garda, Curtatone, Desenzano, Goito, Legnago, Marmirolo, Medole, Montichiari, Monzambano, Ponti sul Mincio, Roncoferraro, Sermide e Felonica, Solferino, Sommacampagna, Sona, Valeggio sul Mincio e Volta Mantovana; le associazioni: Società Solferino e San Martino, Associazione Culturale Créa di Custoza, Associazione Culturale Faro Tricolore, Associazione Napoleonica d’Italia, Coordinamento Nazionale delle Associazioni Risorgimentali “Il Ferruccio”; le Fondazioni e Istituti: Fondazione Fioroni di Legnago, Istituto della Storia del Risorgimento Italiano Comitato di Mantova, Istituto Veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, Istituto Mantovano di storia contemporanea.

L’area geografica collocata a ridosso del Lago di Garda e definita dai fiumi Mincio e Po è stata interessata da tutte le campagne militari, condotte tra il 1848 e il 1866 dal Regno di Sardegna e dopo il 1861 dal Regno d’Italia.

Come funzionerà questo Museo diffuso? A questa e altre domande risponde il Presidente della Provincia Beniamino Morselli:

 

(Nella foto il museo della Battaglia di San Martino e Solferino)




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