Ritorna l’appuntamento con il Premio Arlecchino D’Oro, importante riconoscimento annuale con il quale Fondazione Artioli rende omaggio ad artisti di spessore e fama internazionale. Lo scorso anno la consegna è stata rimandata e quindi il Premio, per l’anno 2020,  sarà consegnato il 29 agosto 2021 a Paolo Conte, in occasione del suo concerto presso l’esedra di Palazzo Te.

Il Sindaco di Mantova Mattia Palazzi e il Presidente della Fondazione Artioli Francesco Ghisi avranno l’onore di premiare il cantautore con la seguente motivazione:

Paolo Conte, attraverso la sua grande versatilità di musicista, interprete e paroliere, il suo eclettismo, la conoscenza e la passione per il jazz, il cabaret e le correnti artistiche del Novecento oltre alla sua curiosità verso i più svariati generi musicali e non solo, ha reso la sua poetica artistica assolutamente in linea con quella della celebre maschera di Arlecchino. Accanto a brani di successo internazionale celebrati da esibizioni in tutto il mondo, è stato in grado di segnare la storia della musica. Nella sua produzione più recente, vogliamo ricordare il progetto che ha dato vita al musical-vaudeville RazMaTaz, in cui dialogo, pittura e musica si combinano per celebrare l’incontro della “vecchia Europa” con la giovane “musica nera”.

Insignito di numerosi riconoscimenti, tra i quali un Premio Tenco, un David di Donatello e un Nastro d’Argento, e tre lauree honoris causa in lettere moderne, pittura e musicologia, Paolo Conte nella sua prolifica carriera ha scritto e pubblicato brani indimenticabili e ha collaborato con nomi di primissimo livello del panorama musicale tra i quali Adriano Celentano, Shirley Bassey, Dalida, Patty Pravo, Lucio Dalla, Gabriella Ferri, Mia Martini; ha anche composto diverse colonne sonore a testimonianza del suo amore per il cinema e la recitazione.

Nel passato il prestigioso Premio Arlecchino d’Oro è stato assegnato, tra gli altri, a Marcel Marceau, Dario Fo, Giorgio Albertazzi, Carolyn Carson, La Fura dels Baus, Brian Eno, Ennio Morricone. La statua dell’Arlecchino è stata realizzata dallo scultore mantovano Nicola Biondani il quale, ispirandosi all’indimenticabile interpretazione di Marcel Marceau, rievoca le classiche movenze della maschera, ne riprende la simbologia in un dialogo trasversale tra arte e storia, in simbiosi con il linguaggio culturalmente ricco del cantautore che rappresenta una delle più grandi eccellenze della musica italiana nel mondo.




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