Sarà inaugurata sabato 14 settembre alle ore 16.00, per restare aperta fino al 6 gennaio 2020 la mostra “Il Cinquecento a Polirone. Da Correggio a Giulio Romano” allestita nell’Ex-Refettorio Monastico e Basilica di San Benedetto Po. Il percorso espositivo fa parte dei molti eventi germogliati dalla grande mostra “Con nuova e stravagante maniera. Giulio Romano a Mantova” di Palazzo Ducale a Mantova.

Grazie alla volontà di Gregorio Cortese, cardinale e arcivescovo, fu proprio nel Cinquecento che artisti come Correggio e Girolamo Bonsignori avviarono una stagione di profondi rinnovamenti nel campo delle arti, sfociata nella trasformazione in chiave classica della grande basilica per mano di Giulio Romano.

 

 

La mostra, a cura di Paolo Bertelli, si distingue per un fatto storico: “rimarrà memorabile – afferma Bertelli – il rientro dopo oltre due secoli del monumentale Cenacolo di Girolamo Bonsignori. Questo viene ricollocato nella nicchia all’interno del grande affresco architettonico in testata al Refettorio Grande per la prima volta dopo la sua sparizione avvenuta nel contesto della dominazione napoleonica. E’ noto, infatti, il suo lungo pellegrinaggio tra Sassuolo e Parigi, prima del più recente approdo a Badia Polesine (dove rischiò, ormai molti anni fa, di essere distrutto da un incendio). Dopo molte generazioni siamo i primi a poter godere del rapporto dialettico tra la tela e la sua enorme cornice dipinta, in un continuum ideale dal Cinquecento, quando l’affresco non era ancora stato scialbato e il dipinto era ancora presente. Questo è un sogno che si avvera”.

In occasione della mostra i servizi educativi del Museo civico polironiano propongono alcuni laboratori didattici costruiti per l’occasione rivolti alle scuole di ogni ordine e grado. Le proposte avranno al centro il complesso monastico e la sua splendida basilica che ancora oggi rappresenta un intervento architettonico eccezionale, frutto del genio di Giulio Romano che la completò tra il 1540 e il 1547 su incarico dell’Abate illuminato Gregorio Cortese: un raro esempio di travestimento di una fabbrica medievale per aggiornarla allo stile della Roma di Raffaello e dei Papi del Rinascimento. Affreschi, stucchi, decorazioni insieme a elementi architettonici e soluzioni formali saranno oggetto di approfondimento nei diversi laboratori interattivi che coinvolgeranno bambini e ragazzi in un fantastico viaggio alla scoperta di uno dei cantieri più affascinanti dell’arte Rinascimentale.

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Foto di Carlo Perini




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