L’Associazione AMAREMANTOVA propone sul proprio canale YouTube alcune delle produzioni andate in scena nelle scorse stagioni da rivivere assieme al pubblico, all’insegna del #lamusicanonsiferma. Il primo appuntamento, andato in onda lo scorso 15 marzo con un ottimo riscontro di pubblico, ha proposto “Il Signor Bruschino” di Gioachino Rossini produzione operistica della rassegna MANTOVAINCANTO2018 andata in scena al teatro Bibiena di Mantova.

Gli organizzatori hanno quindi deciso di perseverare con un secondo appuntamento domenica 22 marzo alle 18,30 con “La Cambiale di Matrimonio” sempre di Gioachino Rossini, prima produzione operistica nata all’interno della rassegna MANTOVAINCANTO2017 andata in scena al teatro Bibiena di Mantova e replicata varie volte in tutto il Nord Italia, con la direzione artistica del M° Angelo Goffredi e la regia di Lorenzo Giossi.

Si tratta di una breve opera buffa, una farsa, composta da un giovane Gioachino Rossini, appena diciottenne, grande maestro di risate sul palcoscenico. Opera in atto unico breve e divertente, nella quale il pesarese Rossini, non alle prime armi nonostante la giovane età, mette in scena una vicenda semplice e immediata condita da gustose arie e concertati che già mettono in risalto il precoce talento del musicista.

In poche parole la vicenda narra di un mercante che per suggellare l’amicizia che lo lega al suo corrispondente coloniale del nuovo mondo decide di dargli in sposa la figlia con tanto di contratto, come se si trattasse di un oggetto: “la cambiale parla chiaro”. Cosa puramente normale nel 1800, ma inverosimile al giorno d’oggi: negli anni del duemila, la figlia dal carattere peperino saluterebbe allegramente il genitore e andrebbe a dormire dall’amica e se il padre minacciasse un atto di forza sarebbe denunciato su due piedi.  Quindi una vicenda lontana da noi? Se riflettiamo bene questi sono i tipici atteggiamenti dei matrimoni di affari che ancora oggi si celebrano: matrimoni, fusioni di aziende, scissioni. Il mondo degli affari è freddo e non ammette cedimenti morali.  La superficialità dei due “colleghi” che si comportano come bambini con le loro manie e di conseguenza da freddi imprenditori  è qui evidenziata con magistrale satira e ci coinvolge particolarmente se pensiamo al nostro periodo storico dove ogni mezzo, ogni compromesso è lecito pur di non far fallire una azienda o pur di trovare lavoro.  Tutti amici, ma appena la burocrazia si mette di mezzo ecco che ognuno ritorna a essere chi europeo, chi americano per far valere i propri diritti. Un po’ di finto patriottismo ci vuole.

Un evento per grandi e per piccini in grado di convincere anche coloro i quali non conoscono l’opera lirica ed il teatro in generale. #lamusicanonsiferma AMAREMANTOVA arriva da voi!

 




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